Si è tenuto lunedì 19 Gennaio 2015 presso l’Istituto Testasecca (lat:37.4932, lon:14.0516) a Caltanissetta un seminario organizzato dall’Ordine Ingegneri di Caltanissetta dal titolo: “Open data e Territorio, esperienze siciliane a confronto”. Oltre 100 i partecipanti, in gran parte tecnici ma anche professionisti e cittadini interessati all’argomento del seminario. Dopo una breve introduzione ai lavori con i saluti del presidente dell’Ordine Ing. Fabio Corvo, e del rappresentante della commissione dell’Ordine “Energia, Ambiente e Territorio” Ing. Andrea Polizzi, la quale ha lavorato a lungo a questa iniziativa, si è entrati nel vivo dei lavori con gli interventi tecnici programmati. Il seminario è stato patrocinato dall’Associazione Ingegneri per l’Ambiente ed il Territorio Sicilia e la Geofunction Srls.
Ad iniziare il percorso l’ing. Gianfranco Di Pietro, esperto di GIS open source, il quale ha presentato le opportunità che open source e open data offrono ai tecnici del territorio; sia in termini di ampliamento delle opportunità lavorative che in termini di riduzione dei “costi di produzione” per le elaborazioni territoriali e la progettazione. Tramite infatti a software come Qgis e i servizi di condivisione web di open-geo-data, quali geoportali o servizi CSW, un tecnico del territorio può accedere agevolmente e con costi nulli a dati territoriali importantissimi per analisi e progettazioni. Inoltre lo sviluppo attuale di progetti open source come QGIS offre la possibilità di realizzare “prodotti” ingegneristici di alto profilo utilizzando un software open e senza onerosi costi per licenze di utilizzo. A tal scopo l’ing. Di Pietro ha brevemente illustrato alcune potenzialità di QGIS per analisi geomorfologiche, dispersione di inquinanti e progettazione stradale. E’ stato citato brevemente il caso del Comune di Montecchio Maggiore (VI) il quale utilizza QGIS per la redazione e la tenuta di tutta la pianificazione urbanistica comunale.
L’ing. Agostino Cirasa, responsabile del SITR e del Geoportale della Regione Sicilia, ha illustrato nella sua relazione come la Regione si sta muovendo nel campo degli open data. Dal 2010 infatti è stata recepita la direttiva europea INSPIRE la quale obbliga gli stati membri a costruire una infrastruttura unica per l’informazione territoriale, e la Regione Siciliana è stata tra i primi enti in Italia ad inserire tutti i suoi dati territoriali all’interno del RNDT. L’ing. Cirasa ha poi spiegato ai tecnici presenti e professionisti come accedere ed utilizzare al meglio i servizi webGIS del geoportale regionale con alcuni esempi pratici.
Successivamente è stato spiegato come incorporare all’interno di un progetto QGIS i dati territoriali recuperabili dall’infrastruttura regionale, attraverso anche il nuovo plug-in “metasearch” che consente di interrogare tutti i metadati di un servizio di catalogo CSW.
L’intervento dell’ing. Cirasa si è concluso delucidano in maniera molto chiara le modalità di riutilizzo dei dati che la Regione mette a disposizione, infatti sebbene alcuni servizi permettono di scaricare open-geo-data (piani paesaggistici, numeri civici e il modello digitale del terreno), se non diversamente specificato tutti i dati sono rilasciati con licenza Creative Commons 3.0 (BY-SA).
I lavori sono proseguiti con l’interessante contributo dell’AMT Catania, intervenuta tramite l’ing. Antonio Condorelli, la quale ha illustrato come i dati territoriali (open e non), vengono utilizzati per la gestione e la pianificazione delle attività in un’azienda di trasporto pubblico locale di grandi dimensioni. Dopo una breve ma doverosa presentazione dei passaggi storici che hanno portato l’Azienda Municipale Trasporti (nata nel 1964) a diventare nel 2001 A.M.T. Spa, l’ing. Condorelli ha mostrato come all’interno del reparto tecnico dell’azienda vengono utilizzati dati territoriali e software GIS per la pianificazione e la gestione di tutte le attività; dal monitoraggio delle corse alla rivendita dei biglietti. Tra le attività che l’AMT sta mettendo in campo per una progressiva “apertura” delle informazioni in proprio possesso è stato illustrato il nuovo servizio webGIS che attualmente è operativo all’indirizzo web dell’azienda, tramite la quale gli utenti possono interrogare il database per la ricerca di fermate o la risoluzione di percorsi di viaggio all’interno tramite le linee e i servizi AMT. In un breve futuro l’azienda metterà a disposizione sempre più dati in formato open che riguardano i propri servizi all’utenza.
Il quarto intervento programmato è stato quello del Dott. Giuseppe Dell’Utri responsabile del servizio cartografico del Comune di Caltanissetta. E’ stato illustrato un lavoro in corso, il recupero dei dati provenienti dall’antico catasto borbonico. Il Comune in collaborazione con l’università Kore di Enna sta portando avanti una ricerca storica dell’evoluzione urbanistica della città di Caltanissetta. Utilizzando interamente il software QGIS e dati territoriali in possesso all’ente, si è proceduto dapprima ad una georeferenziazione delle antiche mappe del catasto borbonico, inoltre i ricercatori stanno progressivamente digitalizzando le informazioni delle schede tecniche del catasto borbonico. Si sta completando una progressiva comparazione storica tra i dati del catasto borbonico e del catasto attuale, e già alcune curiosità stanno emergendo in termini di vecchie urbanizzazioni e trasformazioni che sono avvenute negli anni. Il lavoro non appena terminato nei prossimi mesi, verrà pubblicato in opendata e presentato tramite un workshop dedicato.
L’incontro si è concluso con un breve dibattito tra i presenti.
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